La mostra riunisce quattordici sculture, realizzate dall’artista dal 1996 ad oggi, che documentano i diversi aspetti della ricerca di Caravaggio, uno degli artisti più interessanti delle ultime generazioni. Opere eseguite con una gamma di materiali molto ampia, che va dalla carta al marmo, dalle fusioni in metallo alle lenticchie, per esprimere un pensiero ispirato a visioni cosmogoniche ed astrofisiche.
Un’idea di scultura di matrice concettuale con un carattere ludico che trova familiarità ad una linea ontologica e metafisica dell´arte italiana radicata già nello Spazialismo di Lucio Fontana e nell´opera di Piero Manzoni e di Luciano Fabro, proiettando tale visione nel panorama artistico attuale con una consapevolezza non comune.
Nei suggestivi spazi dell’ex chiesa del Suffragio sono esposti i lavori più significativi dell’artista, come Giocami e giocami di nuovo (1996), Sugar no sugar molecule (2002), Starsystem (2002), Spreco di energia assoluta (2005), al quale si aggiunge l’opera Transformer (2008), realizzata appositamente per questa mostra. Un’occasione per cogliere appieno le diverse sfaccettature dell’opera di Caravaggio, vero e proprio demiurgo dell’arte contemporanea. Il catalogo della mostra, edito da Hopefulmonster, contiene testi di Martin Bojowald, Ludovico Pratesi, Giorgio Verzotti e dell’artista.