ART FILES

Frontiere dell’arte digitale in Italia

16 giugno  –  15 luglio 2001

a cura di Ludovico Pratesi

“L’arte elettronica trae la propria identità dallo scambio continuo di linguaggi, forme, metodi, di una dimensione sperimentale e di volta in volta intessuta di significati sociali, spirituali, concettuali, narrativi, alla ricerca di effetti percettivi e di coinvolgimenti che sondano molteplici possibilità dell’invenzione di situazioni, accadimenti, fantasmagorie”.
Con queste parole Silvia Bordini definisce le opere d’arte nate dall’utilizzo delle nuove tecnologie, come il video e il computer, che da una trentina d’anni hanno permesso agli artisti di tutto il mondo di sviluppare forme espressive basate sull’elaborazione digitale delle immagini. Una rivoluzione di proporzioni ancora difficilmente valutabili, fondata su una sperimentazione continua che si sviluppa attraverso uno strettissimo rapporto tra l’artista e le diverse tecniche di trattamento delle immagini, in continua e perenne evoluzione.
Ma l’incredibile diffusione del computer nella vita quotidiana a livello di massa ha portato gli artisti più giovani a creare le loro opere direttamente “on line”, aprendo la strada all’arte digitale, che può essere considerata come una delle più importanti novità culturali del Ventesimo secolo. Ed è proprio Bill Viola, uno dei primi videoartisti, a scommettere sul digitale: ” tra qualche decennio la videoarte sarà ricordata come il primo passo nel mondo elettronico. Sarà un periodo storico con il nuovo inizio e la sua fine. E si continuerà a realizzare immagini con mezzi digitali e diffonderle via Internet. E questa è una rivoluzione: tutti possono creare e mostrare in tempo reale i loro lavori grazie ad Internet?” in tutto il mondo aumentano di giorno in giorno gli artisti che usano il computer al posto del pennello, per dare vita a immagini create in rete e poi stampate su supporti rigidi (generalmente sottili lastre d’alluminio) attraverso la tecnica del plotter. Il risultato ottenuto è quello di una stampa fotografica di grandi dimensioni, che il critico Gianluca Marziani, uno dei più attenti osservatori italiani del fenomeno, definisce con il termine di “fotografia digitale”.
Ed è proprio quest’ultima la protagonista di Art Files, una mostra che intende offrire una panoramica delle ricerche più avanzate nel settore dell’arte digitale italiana, documentate attraverso le opere di quindici artisti che utilizzano questa tecnica per collegare l’arte in presa diretta con la realtà, diventata oggi un fertile territorio di ispirazione per i giovani autori delle opere “on line”.