La mostra vuole ricordare uno dei maggiori scultori marchigiani del Novecento con la mostra “Scolpire la terra. Opere 1978-1985”,espressamente dedicata alle opere di grandi dimensioni. All’interno del suggestivo loggiato della Pescheria, chiuso da ampie vetrate in occasione del recente intervento di ristrutturazione, sono esposte otto sculture realizzate da Nanni Valentini tra il 1978 e l’85 e mai presentate tutte insieme. Si tratta di un’importante occasione per ammirare opere fondamentali all’interno del percorso artistico di Valentini, come “La terra e i suoi segni”(1978), che apre la strada alla realizzazione di importanti lavori tridimensionali, come “Annunciazione”(1982-84), dal forte portato simbolico, “Medusa” (1985) , “Focolare” (1985) fino al grande “Dialogo”(1982-83) , giocato sul rapporto tra scultura e architettura. “Opere dove il pensiero dell’artista-scrive Ludovico Pratesi- si è espresso in totale libertà, per conquistare quello spazio che Valentini carica di presenze e di significati simbolici, che vanno oltre la materia per farsi segno.”. La mostra si sviluppa attraverso due percorsi paralleli, che corrispondono ad altrettanti aspetti della ricerca di Valentini. Da una parte le opere a parete, ordinate secondo un ritmo spaziale aperto , atto a dialogare in maniera non invasiva con lo spazio della Pescheria. Dall’altra le sculture disposte a terra, che creano un itinerario visivo dove verticalità e orizzontalità dialogano tra loro in armonia, nel rispetto dell’ambiente che le ospita.