FLAVIO FAVELLI

La Rotonda

20 marzo – 16 maggio 2010

a cura di Simona Brunetti

La Rotonda, mostra personale di Flavio Favelli che ha incentrato il suo progetto su un ricordo d’infanzia e sulle suggestioni personali legate ad uno dei più importanti e misteriosi monumenti del patrimonio artistico italiano, il Mausoleo di Teodorico a Ravenna. Nell’ex Chiesa dodecagonale del Suffragio l’artista ha ricostruito questa sua personale visione dello storico monumento patrimonio UNESCO dell’umanità. Dando corpo a una visione del passato che ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per il suo percorso artistico, Favelli tenterà di realizzare un’idea del Mausoleo, utilizzando tavole per casseforme usate e pali da cantiere. Rispetto alla versione attualmente conosciuta del monumento, l’artista ha inserito, nella sua ricostruzione, due scale-rampe che riprendono quelle costruite a metà del 1700 e poi demolite nel 1918. L’installazione, pur nel suo impianto minimale, si impone nello spazio della Chiesa, occupandolo integralmente e sovvertendone così la consueta percezione. Negli spazi del Loggiato sono invece esposte 20 cartoline di fine Ottocento – inizi Novecento raffiguranti il Mausoleo di Teodorico, rintracciate dall’artista con attitudine filologica, ritoccate, incorniciate e qui esposte in un’immaginaria quadreria. Come negli altri lavori di Favelli, anche La Rotonda, nasce dalla propensione dell’artista a ricercare e ricomporre i frammenti della propria storia personale nel punto in cui questa incrocia i percorsi di altre storie individuali e collettive; storie fatte di ricordi e di affetti ma anche di oggetti e, come in questo caso, di architetture. Il Mausoleo di Teodorico fu la prima immagine di una situazione psicologica che dovevo percorrere. Nella mia camera da letto c’è una vecchia foto in bianco e nero del Mausoleo che trovai anni fa da un robivecchi a rammentarmi che qualche cosa iniziò da una tomba. Non ci ho seppellito nulla, ma solo riesumato. (F.F.)