Curata da Ludovico Pratesi e Daniela Ferraria, la rassegna riunisce una trentina di opere rappresentative della ricerca di Cintoli, provenienti dagli eredi dell’artista e da alcuni importanti collezionisti privati. Si comincia dai dipinti realizzati con tecniche miste sperimentali di matrice pop fino alle tele iperrealiste degli ultimi anni, che raffigurano soggetti legati ai temi ricorrenti nell’arte di una personalità ossessionata dall’ambiguità tra vita e morte, libertà e costrizione, corpo ed anima. Si passa poi alle sculture, come i Nodi e i Pesi Morti, realizzate con materiali poveri e legate alle azioni performative di Cintoli, come Crisalide (Roma, Incontri Internazionali d’Arte, 1972) documentata da un video presente in mostra, o Annodare, Chiodo fisso, Colare Colore (Roma, Galleria L’Attico, 1969), Uovo nuovo (Milano Galleria Multipla 1976), documentate da sequenze fotografiche scattate dal fotografo Pino Abbrescia. La mostra si conclude con alcune opere particolarmente rappresentative degli ultimi anni di lavoro dell’artista, tra le quali Aceldama/Campo di Sangue (1975) una sorta di Via Crucis pagana esposta in pubblico l’ultima volta nel 1977, pochi mesi prima dell’improvvisa scomparsa dell’artista.
CLAUDIO CINTOLI
Incidenti Onirici