GREGORIO BOTTA

Machina

26 novembre 2016 – 31 gennaio 2017

A cura di Ludovico Pratesi , la mostra di Gregorio Botta  si basa sulla rilettura degli spazi architettonici della Pescheria, attraverso sculture e installazioni di notevole impatto.

Dopo la mostra di Jannis Kounellis, un artista di una generazione successiva si confronta con gli ambienti del Centro Arti Visive, con un linguaggio espressivo diverso ma complementare, attraverso una serie di opere che riportano il centro al suo passato, riletto con consapevolezza e rigore.

Nel Loggiato  sono presenti tre tavoli rettangolari in ferro, che ricordano gli antichi banchi del pesce posizionati nell’antica Pescheria, dove scorrono piccoli rivoli d’acqua che sgorgano da sottili ferite, mentre alle pareti sfilano una serie di sculture a parete, che ricordano le lanterne di una volta. Al centro dell’ex chiesa del Suffragio l’artista ha ricostruito in scala l’architettura dodecagonale in ferro, per realizzare una scultura chiusa e minacciosa: una sorta di un monolite, all’interno della quale una fonte di luce produce un movimento rotatorio, visibile soltanto attraverso alcune sottili feritoie aperte nella struttura.